Hallo, eine tolle Homepage - Glückwunsch!
Maik
30 anni, Deutschland - Germany
personaggio preferito: Mister Bean
http://www.lkws.de.st
maer@firemail.de
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Ciao, mi chiamo Andrea. Innanzitutto, i miei personaggi preferiti
sono A. Baricco e Richard Bach. Per i commenti: mi è piaciuata
molto la tua homepage ed è stato un vero piacere scoprire che
uno scrittore vuole comunicare le sue opinioni e i suoi lavori
a nche a chi non ha la possibilità di leggere un suo libro perchè
'scritto il lingua straniera'. Scusa se adesso sarò diretto con
te, ma penso che tu sia la persona più adatta per aiutarmi con
il mio problema. Ho bisogno della tua consulenza. Ti spiego: sono
un aspirante scrittore. Ho scritto tre romanzi. Il secondo, circa
un anno fa, l'ho mandato a varie case editrici ma è stato un vero
fallimento. Per quanto, ha detta dei miei amici, era un gran libro,
ho avuto risposte negative da tutte le case editrici. Ora, avendo
scritto un terzo romanzo, che personalmente giudico il migliore
di tutti, vorrei tentare di nuovo la sorte, ma so già in partenza
che provare come col precedente è una causa persa, quindi volevo
chiedere un parere a te che, ovviamente, ne sai molto più di me.
Secondo te vale la pena di proporre il mio romanzo a un'agenzia
letteraria? Chi è e come agisce? Quanto mi costerebbe il tutto?
Mi aiuterebbe CONCRETAMENTE a pubblicare il mio libro? Ti prego,
lo so che non ci conosciamo neppure di vista, quindi capisco che
ti verrebbe da cestinare la mia e-mail, ma ho assoluta necessità
di sapere come muovermi. Credo nel mio libro, trovo che abia una
stile che funzioni, ma mi scoccia doverlo lasciare nel cassetto
a prendere polvere. se hai dei consigli da darmi, sono bene accetti.
Ti prego, aiutami. Grazie,
'Avorio' Andrea
Commesso, 24 anni, Mortara
Andreapis@libero.it
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Ciao! Sei assolutamente delirante pero' mi hai fatto tornare il
buonumore in una giornata di ufficio veramente deprimente e devastante
(come tutte da troppo tempo a questa parte) e percio' meriti un
encomio telematico: GRAZIE, CONTINUA COSI'!
Daniela Gangale
d.gangale@agora.stm.it
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Caro Roberto, visto che, giustamente, dici che le donne, o meglio,
le ragazze sono attratte dal potere e dai soldi, tu sei ricco?
Questo renderebbe le cose molto più interessanti... Diciamo che
sto scherzando, ma fino ad un certo punto. Le cose che scrivi
mi piacciono. Non sei il solito scrittore perditempo che imita
qualcun altro. I tuoi temini stocastici sono eccitanti e divertenti,
e sono convinta che li butti giù in una mezzoretta o poco più
senza nemmeno rileggerli. Tra l'altro ho visto le tue foto e mi
sembri carino. Se sei sposato, scusa. Se ti ho offeso, scusa.
Forse io non sono così appetibile per te. Una lettrice,
Postina Maniaca
hotbrain@hotmail.com
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Caro Roberto, com'e' che continuano a pubblicare Brizzi e a te
nessuno ti conosce? Come cazzo e' che per scoprirti bisogna cercare
una pagina allucinata su una rete informatica incasinata come
questa? Il Rumeno non abbiamo voglia di impararlo, quindi vedi
di darti da fare a leccare il culo a chi di dovere per farti pubblicare
anche in italia (la "i" e' volutamente minuscola). Complimenti
per l'ottimo gusto dimostrato nella realizzazione del sito (cosa
rara in ogni tempo) e per l'ottima musica. La traduzione del "Neuromante"
di Giampaolo Cossato e' grandiosa. Tuoi devoti servitori,
Michele e Giampaolo
buloffic@tin.it
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Cosa hai fumato? Cambia spacciatore! :-) sei fuori come un terrazzo,
ma simpatico...
Tiziana
tipannunzio@supereva.it
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Prima di tutto vorrei sapere per quale arcano motivo cercando
su arianna "Rino Gaetano" appare anche il link al tuo sito. Unica
ipotesi valida: in qualche tuo libro parli di Rino e dato che
hai inserito come parole chiave tutte le parole dei tuoi libri
prima o poi... seconda ipotesi valida altrettanto quanto l'unica
ma che smentisce la precedente (mi sono perso): non e' possibile
che ci sia la parola "Rino Gaetano" nei tuoi libri, o forse Rino
Gaetano in rumeno ha un particolare significato a me sconosciuto.
L'aver "sbagliato indirizzo" mi ha comunque portato a conoscere
un sito a dir poco esilarante, ma che dico, strabiliante, ti prometto
che appena trovo un po' di tempo me lo faccio tutto in tutte le
sue parti leggendo naturalmente anche il libroelettronicowebbatolinkatodigitato
"Caro Maurizio Costanzo Show". Possibile che non ci siano libricartaceicellulosatialberatiriciclati
tuoi in italiano? Fammi sapere....
Giorgio Mandi
Artigiano, 33 anni, TALMASSONS (UDINE)
gibi@qnet.it
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Complimenti Solo tre parole "Sei un MITO" continua così, non ci
deludere. Il tuo sito è spettacolo, la gag del rumeno e' bellissima!
David Renda
ecdesing@libero.it
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CARO Quaglia, le vorrei raccontare una storiella che è diventata
un Kult nel mio piccolo villaggio... ma allora forse è meglio
che le dica prima dove ho trascorso i primi 20 della mia vita???
Si...forse è meglio! Io ho vissuto in un paese in provincia di
messina, esattamente S. stefano camstra, famoso, che dico famoso,
FAMOSISSIMO per le ceramiche artistiche. Essendo un paese molto
piccolo, fa soltanto 6000 abitanti, è facile tramandare le storielle
di vita che servono a ricordare i personaggi più simpatici e saggi
del luogo. Il personaggio della mia storia non ha un nome, ma
come si usa dalle nostre parti sarà lo zio (per rispetto all'età)
di turno. Lo zio... tal dei tali, spiritoso e briccone e per questo
ritenuto un pò matto, un giorno passò dal calzolaio, e gli chiese
di confezionargli un bel paio di scarpe: che fossero di ottimo
pellame e di pregiata fattura... ma soprattutto si raccomandava
di non aver pensiero per la spesa; esattamente sottolineava dopo
ogni richiesta "lei e sordi un ci pinsassi" (non si dia pensiero
per i soldi). Il calzolaio, come da commessa, confeziona e consegna
le scarpe; bellissime, pregiate, calzavano a pennello. lo zio
le ritira e andando via ripete: lei e sordi un ci pinsassi. Il
calzolaio sicuro che avrebbe ricevuto i soldi di li a poco, non
si da troppo pensiero... e comincia ad aspettare... passa una
settimana... poi un mese... poi due... finalmente lo zio passa
dalla stradina dove l'artigiano aveva la sua bottega e chiede
all'anziano e furbo signore di risolvere il suo debito. Ma a questo
punto il vecchio burlone risponde: "ma io chi c'avia rittu...
ca lei e sordi un c'avia a pinsari" (ma io cosa le avevo detto,
che lei ai soldi non ci doveva pensare...). Perché questa storia?
Beh perchè qui in Sicilia pare che ancora questo atteggiamento
sia quello più usato nel mondo del lavoro, quindi la regola è
ancora efficacemente applicata; infatti ti dicono: Vuoi lavorare?
lavoro ne abbiamo tanto... ma ai soldi ...non ci devi pensare...
non subito almeno. E se questo accade nel privato sommerso, diciamo
è quasi normale, ma avviene anche nel semi pubblico. Io lavoro
nel campo della formazione professionale, e il danaro che sostenta
i centri di formazione, che vengono foraggiati dall'Assessorato
Regionale Al Lavoro, subiscono sempre dei ritardi ingiustificati
ai quali nessuno si ribella, perché altrimenti vai fuori dal gregge...
e comunque non si risolve niente se non che l'antipatia degli
impiegati Affaticati, dicono loro, da una mole di lavoro tale,
che giustifica la loro scortesia. Con questo non dico che sono
tutti così, ma fino ad oggi (lavoro a Palermo da 6 anni)
soltanto 3 o 4 sono le persone che ricordo abbiano avuto un atteggiamento
di impegati al servizio dell'utente, gli altri sembrano così vicini
all'Onnipotente... che a volte mi sono lasciata prendere dalla
voglia di lavorare con loro. (hai visto mai che sono più vicini
di me al Paradiso). Morale della favola? Per motivi e giustificazioni
che mi vergogno a riportare, io e i miei colleghi, lavoriamo dal
mese di dicembre a dei progetti già finanziati (per cui ci sono
già i soldi) ma non abbiamo visto una sola lira. Forse quando
hanno dato il finanziamento qualcuno ha detto... buon lavoro e
non vi preoccupate.... ai soldi non ci pensate!!!!
Rosalia Giampino
rgiampino@yahoo.com
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