Lettere a Roberto Quaglia - 25
Quaglia! Bondì, è un Bove che ti scrive, di nome e di fatto. Mi
scuso innanzitutto per l'irruzione emailica, ma volevo farti i
complimenti per il sito e, soprattutto, per il famigerato pulsante...
Non te l'ho scritto nella sezione 'commenti' poiché mi sembrava
alquanto scontato inserire frasi del tipo "Bel sito, ottima la
grafica e profondi i contenuti", soprattutto in un'area preposta
a tale scopo. Trovo che il suddetto telematico bottoncino rappresenti
l'apoteosi dell'essenza umana in ogni sua forma e mi sono di conseguenza
permesso di inserirlo in alcuni punti della mia homepage. Questo
è quanto ed è tutto rigorosamente fine a sé stesso, ovviamente!
Distratti, ma convinti, saluti.
Francesco Bove
http://space.tin.it/io/gvbov
franzok@tin.it |
E fammelo leggere.... complimenti... sei riuscito a farmi ridere....
e visto l'attività svolta e il periodo... era impresa ardua...
torno alle mirabolanti imprese che mi richiede Visco...(questa
si che è fantascienza) un bacio
Monica
Studio Rossi & Fabbri
fabbross@tin.it
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Gentile Roberto Quaglia siamo un gruppo di artisti che hanno dato
vita, in quel di Trieste, a una nuova proposta culturale denominata
Arte Intuitiva '97. Vorremmo far conoscere la nostra creatura
intelligente... crediamo possa essere importante in questi tempi.
Non trovi? Aiutaci... se puoi Ti alleghiamo il "manifesto
programmatico". Rispondici. Grazie. Ci scusiamo... e di nuovo
ci scusiamo se la composizione del presente documento è ancora
incompleta, poiché soggetta, nel tempo, a continue integrazioni.
L'iniziativa prevede , a lavoro ultimato, una parte teorica di
gruppo ed una sezione dedicata ad ogni singolo artista, con un
curriculum personale e fotografie di repertorio..., oltre a tutta
quella documentazione pertinente l'attività svolta Ci scusiamo
e... ancora grazie! I componenti del gruppo.
Fedele Boffoli
fedeleb@tin.it
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Un mio collega mi ha raccomandato di leggere il tuo sito, ma ora
devo andare in fotocopisteria. A presto,
Cristina Cacciaguerra
http://www.csr.unibo.it/~cacciagu
cacciagu@CsR.UniBo.IT
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A robbe'.. ma che cazzarola te sei calato ???? diccelo pure a
noi dove la compri sta' robba... ciao
Vi
adrit@uni.net
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HELLO YOU ARE THE BEST
Caterina Farina
Caterina.Farina@amm.uniud.it
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Saluti Caro Quaglia Roberto, Stai monopolizzando la rete! Non
è possibile che qualunque soggetto scelga in Altavista mi appaiano
tremila siti con denominazione "Caro Maurizio Costanzo Show"!!!!!!
Falla finita!!!!! Con Affetto
Matteo Galletti
gallett@hotmail.com
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Salve, non credo che tu mi conosca, ma sono un appassionato di
fantascienza. Vorrei dei chiarimenti su una cosa. Ho visto all'Universita'
di Cagliari degli annunci per una conferenza sui buchi neri che
avresti dovuto tenere il 31 marzo alle 16.45 marzo presso l'auditorium
del CIS a Cagliari. Io sono andato e ho dovuto assistere a una
conferenza di un archeologo sulla conservazione di reperti antichi
(non era poi tanto male). Come mai non c'eri? Ci sono altre possibilita'
di assitere a tue conferenze o ad altre conferenze riguardanti
la fantascienza? Saluti.
Pibiri Nicola
pibiri@labinf2.unica.it
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COSA C'ENTRI CON FRANCESCO... BACCINI ? Ho cercato in lungo e
in largo un indirizzo di posta elettronica per mettermi in contatto
con Francesco Baccini ma il search result è invaso dalle tue lettere
a Maurizio... non ci sono rimasta male, sono contenta!!! Sei troppo
fuori... ce ne vorrebbero di tipi come te, il mondo andrebbe senz'altro
meglio !! Ho passato davvero un paio d'ore in ottima compagnia
(la tua), meglio della tv (ci vuole molto ?)... BACIONISSIMI
Stefania Giordano
stegiord@tin.it
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Your web page I stumbled upon your web page today and I have to
tell you that I LOVE it!!!!!! I am a Scirnce Fiction fan, and
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BiWitchy
Bi Witchy
http://www.geocities.com/Wellesley/3763
msdruid@hotmail.com
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Il buon senso è
tra tutte le cose quella meglio distribuita
Descart
(Dopo aver letto
quaglia ho qualche dubbio... cartesiano) Caro quaglia, ho scoperto,
senza cercarlo, il tuo sito e ho avuto modo di leggere alcune
tue "lettere". Vengo al punto: il contenuto della lettera
n.6 è risibile sotto molti aspetti. Affermi cose che hanno
almeno quarantanni (40) nella storia dello studio della comunicazione
di massa e che tu spacci per cose tue ed originalissime: "Proprio
perché non sono un sociologo, mi sono imbattuto in alcune mie
riflessioni che da nessun sociologo - ahimè - mi è mai sinora
accaduto di udire". Ma procediamo con ordine. 1.
Anche tu, quaglia, come Benedetto Croce, il regime fascista
e più recentemente i professionisti dell'antiterrorismo (parafrasando
Sciascia) ti senti autorizzato a sputtanare la sociologia. Ti
faccio notare che grazie a queste culture (che evidetemente
condividi) la sociologia è pochissimo sviluppata in Italia (con
rare eccezioni) così come storicamente si è verificato nei paesi
totalitari o di tradizione non democratica; 2. Se a te non è
mai accaduto di "udire" considerazioni di sociologia ritengo
che la falla che devi colmare sia nella tua preparazione culturale
non nella sociologia. Deduco dall'uso che fai del verbo "udire"
che la tua cultura (sociologica e non ) sia soprattutto ascoltata:
dunque fatta di voci, di chiacchere da bar, di cose rubate in
qualche talkshow televisivo (oralità secondaria direbbe qualcuno:
e proprio tu parli della religione televisiva?!). A guisa di
introduzione alla sociologia ti consiglio Jurgen Habermas, Teoria
dell'agire comunicativo, Il Mulino e Niklas Luhmann, I sistemi
sociali, Il mulino la cui lettura è "operazione tutt'altro che
problematica per una persona di intelligenza normale", dunque
alla tua portata; 3."Il succo è semplice e d'apparenza banale
assai, e si riassume in una frase che dice tutto e non dice
niente: "LA TELEVISIONE E' LA RELIGIONE
MODERNA" La tua chiosa alla tua lettera è insuperabile
per sintetizzare l'inconsistenza delle tue tesi; 4."Molte
e troppe somiglianze si ritrovano nei comportamenti di chi sia
devoto ad una religione tradizionale e di chi sia devoto alla
Televisione, per liquidarle come coincidenze". I
modelli di comportamento, i dogmi, l'autorità sacerdotale, la
trance, l'eresia da te indicati come elementi essenziali di
ogni religione sono metaforicamente attribuibili anche a molte
altre organizzazioni sociali: pensa alla Burocrazia, al Mercato,
ai Mondi Vitali (Lebenswelt). Ciò che invece ogni religione
deve elaborare per fondarsi in quanto tale è la domanda: che
cos'è la morte e che cosa c'è dopo la morte?; 5. "La
religione è indispensabile per l'organizzazione sociale, e chi
pensa il contrario è un allocco e lo dimostrerò fra poco".
Già detto da E.Durkheim (un sociologo), Le forma elementari
della vita religiosa, (1912) ma senza la tua iattanza: complimenti
hai riscoperto l'acqua calda; 6."La
più grossa forza della religione Televisiva è che tutti i suoi
fedeli - che pure più o meno sanno cosa sia una religione -
non hanno coscienza che si tratti di una religione, e ne sono
quindi devoti come di più non potrebbero": sostituisci
"della religione televisiva" con " di quaglia" e l'affermazione
resta in piedi in egual modo. Sull'invisibilità delle istituzioni
leggi Mary Douglas, Come pensano le istituzioni, Il mulino.
7."Ciò che sto scrivendo, come già detto,
non vuole essere (come infatti non è) un
saggio sociologico" e poi "Sarà
in un'altra lettera, forse, che mi sbizzarrirò a speculare su
come sarà la società futura, quando la Televisione regnerà sovrana
tra le religioni del mondo". Caro quaglia hai tutti
i peggiori difetti dei peggiori sociologi televisivi (gli unici
che dici di conoscere): prosopopea , arroganza, qualunquismo,
demagogia. Te la sei presa con i sociologi perché è l'unica
categoria professionale che si può insultare e calunniare senza
rischiare nulla. Ti sei subdolamente voluto far passare per
sociologo, pur negandolo, senza neppure "avere
assimilato le nozioni contenute in un certo numero di libri
prestabiliti ed avere passato gli esami relativi ad essi".
Ti sei fatto carico di tesi raffazzonate, buone per tutti gli
usi e per tutte le situazioni (ti consiglio di scrivere la stessa
lettera sostituendo televisione con ad esempio "internet", "mamma",
"quaglia", ecc.) al solo scopo di ottenere facili consensi.
Parlare in toni apocalittici della televisione è sport diffusissimo
soprattutto in televisione (di cosa dovrebbe parlare la televisione
se non di se stessa?) anzi direi che è elemento distintivo di
chi è imbevuto di cultura di massa televisiva, chi è completamente
asservito, senza saperlo bada bene (un po' di psicoanalisi fa
sempre trendy, quaglia docet), alla religione televisiva. Come
te, no?! un cordiale saluto (odio i sociologi e i qualunquisti)
Michele Intorcia
michele.intorcia@ntt.it
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Ciao Sono capitato nella homepage per caso e voglio farti avere
un commento: dopo tutto quello che ho visto, letto, cybersfogliato
ti voglio dire SEI UN MITO! Ciao
Fulvio
furenzi@tin.it
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Ciao Ma chi sei?
Giulia
giulia.bruni@iol.it
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Sei un genio Fantastico long life and prosper
Mario Cianflone
cianflo@iol.it
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Complimenti per i racconti e per il Sito. Sull'attività
in Consiglio Comunale.. qualche riserva, saluti
Stefano Fasoli
Genova
steve@ulisse.it
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Giacchè sto componendo una tesi universitaria sulla clonazione
ed ho utilizzato un
vostro articolo sul medesimo argomento, gradirei conoscere
vostra qualifica professionale al fine di ottenere referenze per
l'inserimento in nota bibliografica. Grazie per la disponibilità
e collaborazione.
Vittorio Carlei
paolofa@tin.it
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Sono uno studente di medicina. Ho 22 anni Ho letto qualcosa dei
tuoi scritti, ma proprio qualcosina Vorrei sapere come la pensi
a proposito di certe cose, per esempio risponderesti ad una persona
che come me ti dice di avere 22 anni ed essere studente di medicina,
mentre ti manda questa lettera da un'anonima freemail ? Forse
leggerò dell'altro dei tuoi scritti, ma lo farò senz'altro se
tu mi risponderai semplicemente che hai ricevuto questa lettera
Per me leggere è anche un pò capire, entrare in sintonia. Mi alletta
di più l'idea di leggere un autore con cui ogni tanto posso pure
scambiare qualche e-mail
Domenico Loizzi
xxx_d@freemail.it
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Caro Quaglia, il tuo sito è molto divertente; però devo farti
un piccolo appunto sul significato del vaffanculo.
Vaffanculo, nell'originale etimologia napoletana, ha significato
attivo (!?!) e di solito la parola veniva fatta seguire dalla
parente dell'insultato che l'insultato stesso doveva inc... (eh?).
Ad esempio, "vaffanculo a soreta" significava vai a fare in culo
a tua sorella, ossia vai ad inculare tua sorella, non a prenderlo
in culo, come in seguito, come giustamente dici tu, è passato
a significare. Questo, per la precisione. Sperando di aver dato
un contributo al tuo sito passo a salutarti (non te ne avere a
male, ma quando si parla di queste cose ci si da del tu anche
se non ci si conosce).
Donati - Paoletti
grt1-05@torvalds-05.ccd.utovrm.it
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