Caro Maurizio Costanzo Show,
'Vantieri ho visto un vecchio documentario che da piccolo non mi aveva fatto nessun effetto, e da grande sono rimasto folgorato.
Ci sono cinici vegetariani che rifiutano persino il gorgonzola, materia senza vita propria e per di più puzzolente, per addentare avidi i teneri piccoli delle carote crude, appena strappati dalla culla dell'humus. Solo perché le nostre umane orecchie non percepiscono i vagiti di dolore delle carotine che pur gli strumenti tecnici registrano inequivocabilmente, noi partecipiamo impassibili a veri e propri olocausti vegetali. I contadini ricevono addirittura sovvenzioni dallo stato per allestire i loro campi di concentramento di verdure votate al futuro sterminio. Mentre gli animalisti inorridiscono di fronte ad una piccola macelleria di quartiere o ad un alimentarista con salumi, percorrono invece indifferenti, anzi eccitati, i mercati generali, veri e propri obitori dove sono esposte le salme di frutta e verdura, che rantolano inudite perdendo le ultime gocce di linfa. Abiezione e crudeltà! E quel che è più grave, verso il più diverso dei diversi da noi, cuspide di efferata discriminazione razziale, la pianta! Ma la catena dell'orrore non si ferma qui! Più i cadaveri vegetali sono morti da poco, più sono apprezzati e costosi. Ci sono strumenti di tortura come la centrifuga che estraggono sangue di pianta per trangugianti Dracula vegetariani impuniti. I bambini vengono addestrati a non aver rispetto per il mondo verde, condizionandoli con l'offerta di gelato alla fragola o al pistacchio, ma mai al coniglio o al capretto. E' un'ingiustizia pazzesca, perpetrata con l'acquiescenza di chi si erge a sola difesa della parte animale della natura. Gli innamorati non offrono alle fidanzate mazzi di zampe di cigno, poiché le fanciulle inorridirebbero, ma i dolci occhi luccicano di gioia alla vista di mucchi di corpi di fiori, tranciati con le cesoie, e macabramente avvinti tra loro con giri di spaghi dorati, nastri e stagnola. I grandi eroi e patrioti vegetali, come Amanita, il fungo velenoso e la sua compagna Cicuta, che hanno vendicato milioni di piante soppresse uccidendo solo qualche uomo qua e là, vengono dagli uomini perseguitati e sterminati per il solo gusto di uccidere, senza nemmeno addurre pretesti gastronomici. E' un vero e proprio delitto politico. Cosa fa Amnesty? Tace? Solo perché al di là dei diritti dell'Uomo non esistono i diritti del Fungo? Guardate l'animalista vegetariano che si impietosisce di fronte ad un piatto di bianchetti e si scaglia contro le stragi del novellame ittico, ma poi ingurgita giovanissimi cuccioli lattughini, dopo aver cosparso le loro ferite con sale olio aceto, limone e pepe. Ed egli ancora rifiuta le mummie di maiale come prosciutto e salame, ma poi esita solo un attimo, e per soli dubbi organolettici, di fronte alle mummie vegetali come la mostarda e la frutta secca o candita. Perché l'uovo no e la noce sì? E, non solo nelle osterie, il latte no e il vino sì? E quelli che mangiano germogli di soia e non pulcini vivi conditi? Anche la terminologia è da mangiacadaveri: si masticano cuori di palma e di carciofo, gambe di sedano, teste d'aglio e orecchiette pugliesi con le cime di rapa. Già prevista, e quindi scontata, è la reazione degli animalisti vegetariani, di fronte a questi capi d'imputazione, e quindi non la nominiamo neppure. Poveretti, lasciamoli crogiolare nei loro mal dissimulati sensi di colpa. Non si può barare con l'inconscio personale, né soprattutto con quello collettivo. Il Tempo, a suo tempo, s'incaricherà di vendicare tanti delitti a senso unico, e lo farà usando l'ampia patologia di quelle malattie volte a devastare la già triste terza età di coloro che si sono incaponiti in un'assurda alimentazione sbilanciata, pur sapendo di possedere un intestino con lunghezza e dotazione glandolare da onnivoro. Il Tempo, grande ideologo del movimento filovegetale: fa vivere millenni le sequoie e un giorno solo le farfalle effimere. Con tale Fondatore e Presidente Onorario, il MOVIMENTO FILOVEGETALE chiama a raccolta i filovegetali di tutto il mondo per annunciare: "Filovegetali di tutto il mondo, unitevi per combattere uniti a favore della causa comune!" Per ora molti non ci capiscono e molti altri sono addirittura sono contro di noi. Ma alla fine, il Tempo ci darà ragione.
Gigi Picetti
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