Nel 1962 Roberto Quaglia venne a questo mondo non riuscendo più a tornare all'altro. Decise allora di ambientarsi.
Dapprima crebbe, proteso verso le dimensioni e poi le forme attuali, senza trascurare di liberarsi di tutti quei capelli che non gli occorrevano. Preso possesso dello spazio occupato da sé, affrontò il tempo che gli scorreva addosso. Come prodotto di scarto della sua permanenza spaziotemporale ritroviamo fumetti, fotografie di ricerca, spettacoli teatrali, carta scritta, video surreali e notevoli residui di residui organici. Fu però soltanto quando in troppi si misero soprattutto a leggerlo che si accorse di essere soprattutto uno scrittore che si era soprattutto convinto di esserlo. Da quel momento, coerentemente, ha soprattutto scritto, dimenticandosi, nei momenti più ossessivi, addirittura di vivere, riuscendo però a sopravvivere ugualmente. Nonostante sia ancora relativamente poco noto in Italia, Roberto Quaglia è oggi uno degli scrittori più originalmente iconoclasti in circolazione. I suoi numerosi scritti (quattro romanzi abbondanti, quaranta racconti, dieci commedie, due raccolte di saggi, un clamoroso tomo di 500 pagine sull'11 settembre, ecc.), paradossalmente (ma non troppo...) in buona parte inediti in Italia, sono invece tradotti in varie lingue, e pubblicati nei paesi cosiddetti stranieri in forti tirature e con notevole successo. L'ultima opera di Roberto è un incredibile libro scritto assieme allo scrittore britannico Ian Watson. Alcuni racconti di questo libro sono stati pubblicati su riviste ed antologie in Canada, USA e Italia. Altri sono apparsi su riviste online.
In parecchi circoli letterari, i suoi testi sono sorprendentemente divenuti oggetto di culto. Sono noti anche numerosi casi nei quali ad essere costretto ad oggetto di culto, a furor di popolo, è stato lo stesso Roberto Quaglia. Il mistero continua...
Fra parentesi , a cavallo tra gli anni 80 e 90 ha gestito la Panteca di Genova. Per i feticisti delle formalità, riportiamo che dal 1995 al 1997 come conseguenza di una campagna elettorale surrealista si è ritrovato ad essere pure Consigliere Comunale a Genova, un'esperienza interessante anche da un punto di vista antropologico. Dal 2002 è vicepresidente dell'ESFS (European Science Fiction Society)
Tutto ciò è solo un esempio. |
Come Cristoforo Colombo Roberto Quaglia piove da Genoa, dove è stato barman e Consigliere Comunale prima di diventare un esploratore, nel suo caso dell'Est Europa e del Surrealismo. Ora è di casa a Bucarest. Molte volte Robert Sheckley ha vissuto con Roberto in Italia e Romania, e nella grande vecchia e bianca Mercedes di Roberto, scrivendo anche una prefazione al suo surreale e satirico doppio romanzo di fantascienza Pane, Burro e Paradossina (publicato in inglese da Delos international). Roberto ed Ian presero inizialmente a collaborare ad una serie di racconti “My Beloved” in un albergo misteriosamente vuoto su una boscosa collina vicino la frontiera tra Ungheria e Slovacchia nel 2003. Ex fotografo vincitore di premi, Roberto continua a scattare migliaia di foto. Suo zio vive a Monaco di Baviera, così lui gli deve parlare in tedesco; ma imparare il rumeno ha distrutto il francese di Roberto, così è bene che egli non abbia uno zio a Parigi.
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Roberto Quaglia da Genoa di solito vive a Bucarest parlando rumeno, anche se adesso sa anche imitare il russo abbastanza da convincerei russi che egli stia effettivamente parlando russo. Come conseguenza, ha recentemente posato per l'edizione russa di Penthouse. L'ammirazione per Bob Sheckley è la causa per cui Roberto ha invitato Sheckley in Italia, per poi scarrozzarlo in giro per l'Europa per diversi anni nella sua grande Mercedes bianca etichettata www.surreal.info fino a che le lettere non scivolarono via dal lunotto posteriore. Ex-barman, premiato fotografo, ed una volta Consigliere Comunale surrealista di Genova, Roberto è autore dell'esilarante doppio romanzo Pane, Burro e Paradossina disponibile in inglese – e inoltre è Vice-Presidente dell'Associazione Europea di Fantascienza (ESFS), la quale presiede gli Eurocons che si tengono in diverse nazioni come la Bulgaria e l'Ucraina recentemente, e nel 2007 la Danimarca. Roberto ed Ian iniziarono a scrivere storie assieme in uno stranamente deserto albergo in un collinoso bosco vicino il confine ungherese/slovacco nel 2003, e adesso c'è un libro intero, The Beloved of My Beloved, avidamente alla ricerca di un coraggioso e folle editore. Altri racconti di questo progettato volume sono su Helix, Clarkesworld e Flurb. Uno è in Lust for Life ed un altro è in Weird Tales e Robot.
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