invito chiunque stia leggendo queste righe, sia egli o ella maschio o femmina o entrambi o nessuno dei due, a non pensare al sesso di chi ha scritto ciò che tu stai leggendo. Chi scrive, per te oggi non ha sesso, anzi, chi scrive oggi non esiste, per te. Ci sono solo queste parole e tu le leggi.
Nessuno quindi ha scritto queste parole. Queste parole rispecchiano un punto di vista asettico, lontano, asessuato, come quello di un extraterrestre ideale. Ecco, se proprio vuoi immaginare qualcuno che sia il responsabile di ciò che tu leggi, considerami il tuo ospite extraterrestre.
Sono quindi virtualmente un extraterrestre, gentilmente ospitato dalla tua mente ed i suoi dintorni, cioè la società di cui sei parte. Non conosco i vostri concetti di Bene e di Male, poiché non ho i vostri preconcetti, e quindi per evitare di fare l'uno o l'altro non faccio nulla, ma naturalmente parlo, e descrivo ciò che vedo. Spero di non fare del Male o del Bene semplicemente parlando, ma in fin dei conti è l'unica licenza che mi prendo.
Dal punto di vista extraterrestre, le consuetudini sessuali di una società che non si conosce sono uno degli argomenti di più efficace trastullo. Parlerò allora di ciò che di più buffo ho osservato in tali vostre abitudini.
Per cosmica decenza non entro nel particolare dei vostri fisici incastri amorosi. Mi astengo pure dallo scioccamente ripetere tutto quanto a voi perfettamente noto, per non annoiavi. In effetti vi parlerò di ciò che ho osservato dei vostri comportamenti sessuali non quando c'è un rapporto sessuale conclamato, ma quando non c'è.
Quello che in modo particolare ha infatti attirato la mia attenzione è la vostra curiosa modalità di relazionarvi tra un sesso e l'altro proprio quando c'è totale assenza di rapporto sessuale conclamato.
Ovviamente non c'è nulla da dire di quando i maschi e le femmine sono completamente separati gli uni dagli altri, fisicamente e sensorialmente, poiché allora nulla tra maschi e femmine accade.
Ma appena si ritrovano a condividere gli stessi spazi, ecco che la situazione cambia. Anche se non si conoscono, maschi umani e femmine umane hanno un reciproco comportamento sessuale. Fanno cioè delle cose che causano effetti di natura sessuale su quelli del sesso opposto.
Tali effetti possono naturalmente essere piacevoli o spiacevoli, e sono infatti sempre o l'uno o l'altro o entrambi.
Particolarmente buffi, dal mio punto di vista extraterrestre, sono gli effetti negativi. E' infatti la sofferenza la faccenda più intrigante per chi non la subisce, e diventa anche la più buffa quando nelle cause che la determina si coglie l'elemento assurdo e quindi la natura grottesca. Dal mio punto di vista extraterrestre, cogliere queste cose è un gioco da ragazzi extraterrestri.
Com'è che si registra un effetto negativo? Beh, potremmo dire che c'è un effetto negativo quando un maschio o una femmina, a causa della vicina presenza di qualcuno del sesso opposto, provi un senso di malessere emozionale. In alcuni casi, ho notato, sembra davvero che maschi e femmine che non si conoscono facciano a gara per infliggersi a vicenda tali malesseri emozionali.
Il malessere emozionale più frequentemente provato dal maschio, trovandosi nei pressi di femmina, è causato dalla semplice osservazione della femmina, specie se di essa sono visibili od evidenziati i genitali, o tali zone del corpo che fungono da richiamo sessuale. E' curioso come basti così poco per causare malessere emozionale nella maggior parte dei maschi. Evidentemente, il maschio è molto sensibile riguardo certi suoi istinti, e quando subisce un richiamo sessuale soffre se non gli è permesso di rispondere ad esso. Più forte è quindi il richiamo sessuale, più grande è quindi il malessere emozionale del maschio al quale non è concesso di rispondere a tale richiamo.
Il malessere emozionale più frequentemente provato dalla femmina, trovandosi nei pressi di un maschio, è che il maschio risponda ai richiami sessuali con i quali lei lo ha colpito per sbaglio. Non voglio infatti pensare che un femmina indirizzi richiami sessuali verso maschi che non voglia colpire con essi. La risposta del maschio ai richiami sessuali che ha ricevuto, sono richiami sessuali anch'essi, sebbene abbiano forma diversa. Mentre i richiami della femmina verso il maschio sono prevalentemente di tipo visivo, quelli del maschio verso la femmina sono spesso di tipo vocale-uditivo, talvolta anche tattile. Il maschio emette dunque suoni di inequivocabile contenuto sessuale, oppure tocca con mano le parti di richiamo sessuale femminili che l'hanno richiamato. Ricevendo tali richiami la femmina trae spesso un malessere emozionale paragonabile a quello che trae il maschio ricevendo quelli della femmina. Sebbene talvolta il maschio umano emetta tali suoi richiami sonori o tattili anche senza che la femmina abbia precedentemente emesso i propri richiami visivi, ho constatato che nella maggioranza dei casi è la femmina ad emettere per prima i propri segnali visivi, ai quali il maschio, quando non riesce a reprimersi, risponde con i propri.
Ciò che ai miei innocenti occhi extraterrestri appare spassosissimo poiché assurdamente grottesco nel contesto della presunta civiltà del cosiddetto essere umano, specie presunta intelligente di questo pianeta altrimenti coerente, è che c'è negli esseri umani grande disparità di giudizio rispetto al fatto di causare agli individui di sesso opposto al proprio, malessere emozionale mediante l'emissione dei propri caratteristici richiami sessuali. In altre parole, sia maschi che femmine sono prevalentemente d'accordo che la femmina abbia il pieno diritto di colpire qualsiasi maschio incontri per strada con i propri potenti richiami sessuali visivi, causandogli eventuale malessere emozionale, mentre l'uomo non abbia diritto di colpire qualsiasi femmina incontri per strada con i propri richiami sessuali vocali, o moderatamente tattili, causandole eventuale malessere emozionale. I richiami sessuali maschili vengono chiamati "atti di libidine", poiché evidentemente servono al maschio per comunicare la sua libido alla femmina verso la quale li compie. Curiosamente, i richiami sessuali femminili non vengono chiamati "atti di libidine", benché evidentemente servano alla femmina per comunicare la sua libido a tutti i maschi che sono in grado di vederla. Dal mio modesto punto di vista extraterrestre mi sembra che la femmina umana, mostrando od evidenziando le parti sessuali del proprio corpo, compia automaticamente "atti di libidine" verso chiunque vedendola così provi il malessere emozionale di cui abbiamo già parlato.
Non vorrei che qualcuno pensasse male di noi extraterrestri perché dico ciò che vedo.
La natura, ovviamente, non si cura dei pregiudizi delle specie inferiori come quella umana cui io non appartengo, e nel tempo riequilibra le asimmetrie che non hanno senso.
Se in futuro le femmine umane lanceranno sempre di più i loro richiami sessuali esibendo ovunque natiche e seni, sempre più spesso gonfi di silicone, accadrà quindi prima o poi, fatalmente, che i maschi umani si emancipino dall'archetipo culturale che ancora li trattiene dal fare tutti sempre altrettanto, e si adeguino a fare tutti altrettanto, e sempre.
Questo è quello che io ho notato, dal mio punto di vista extraterrestre. Questi problemi personalmente non mi toccano, dato che noi della mia specie extraterrestre siamo sessualmente autoctoni, ed un giorno vi spiegherò cosa ciò significhi.
Pensate bene a ciò che vi ho detto, dato che dopotutto non vi capita tutti i giorni che un extraterrestre vi faccia notare delle cose sul vostro modo di vivere che lui riesce a vedere solo perché è un extraterrestre, e non ha quindi interessi personali nella vicenda dell'esistenza umana. Pensateci, senza convincervi che io abbia torto senza neanche averci pensato. Non posso infatti aver torto, poiché non ho espresso alcuna opinione. Vi ho solo raccontato cosa si vede da quassù da dove io vi vedo, e non crediate che abbia visto male, perché ho un'ottima vista. Mettetevi al posto mio e guardatevi, e anche voi avrete un po' della mia saggezza extraterrestre.

Roberto Quaglia