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PIU' TELEVISIONE PER TUTTI!
Caro Maurizio Costanzo Show,
io sono colui che sono. Cioè, scusate se non so come spiegarvelo, ma io sono quello che ti scrive tutte queste lettere intelligenti, anche se per fortuna posso ben vantarmi di non essere lui. Io so che lo sono perché l'anagrafe me lo garantisce. Ma so anche che la penso in modo differente da come dice di pensarla lui, eppure quando mi guardo allo specchio il corpo e anche la faccia sono proprio gli stessi. La faccia in effetti cambia un po' nell'espressione. Quando sono il me stesso di adesso ho una faccia più normale e un espressione principale sola, bella semplice come si conviene. Quando sono il me stesso intelligente ho delle espressioni, anche sulla faccia, che non capisco ed è meglio così. Cosa mi interessano, infatti? Io so che ci sono perché cogito ergo sum (sarò semplice ma non sono mica cretino). E so anche che c'è lui, perché tutto sommato siamo nello stesso corpo, anche se a turno. Sono sicuro che anche lui sa che ci sono io insieme a lui nello stesso corpo a turno, perché dopotutto l'intelligentone è lui. Ma credo anche che si vergogna di me e allora non lo ammetterà mai. Dovete coglierlo sul fatto quando il suo corpo è usato da me, filmarlo e poi fargli notare che è lui, cioè che quindi non è mica poi sempre così intelligente come gli piace invece far vedere di essere. E se vi dice che quello nel film non è lui ma il suo fratello gemello handicappato non gli credete! E' proprio lui, solo che in quei momenti sto controllando io il nostro corpo. Gliela faccio vedere chi di noi due è più se stesso dell'altro!
Comunque volevo dire di non dare retta alle cavolate che vi ha raccontato nella sua ultima lettera. Questa storia della mente che c'ha le due stanze è una cavolata. Intanto è assurdo il fatto che la mente è un bilocale. E poi, secondo lui Dio è in una di queste due stanze e ogni tanto citofona nell'altra per dirgli cosa fare. Ma come fa Dio a stare chiuso in una stanza (che poi tra l'altro mi dovete spiegare dov'è che questa stanza si nasconde nel cervello pieno di materia grigia) se come tutti sanno Lui è ubiquo?
Dal suo discorso ci tratta come se noi siamo delle specie di animali che stiamo diventando umani ma che ci vuole ancora un sacco di tempo. Be', animale sarà lui, io mi sento umanissimo quasi tutti i giorni. Quando recito le mie poesie che scrivo quando mi viene la tristezza mi sento molto poetico e soprattutto moltissimo umano. E quando dico tutte le mie preghiere a Dio mi sento davvero buono, e può un animale sentirsi buono? No, dico io, se mi sento buono vuol dire che sono umano e che sono anche buono, se no mi sentirei cattivo. Infatti, quando per sbaglio sono cattivo (non sono perfetto), mi sento anche cattivo, e dopo devo confessarmi ed è giusto che è così. Dopo che mi confesso mi sento buono di nuovo, e così se poi mi ricapita di nuovo per sbaglio di essere cattivo, la cattiveria non si accumula, e in generale io rimango buono. Le persone cattive come Hitler sentono di essere cattive ma non si confessano, così la cattiveria si accumula e alla fine sono costretti a suicidarsi, o comunque a finire all'inferno, come è giusto, per fortuna, ci mancherebbe altro che poi ce li ritroviamo in paradiso a tradimento!
E poi cos'è questa storia che la televisione ci manderebbe in "trance"? Io questo "trance" non so mica dov'è e non ci sono mai stato. Me lo ricorderei, altrimenti! Io guardo tantissimo la televisione, perché è il mio hobby, e perché sento che mi fa bene. E non ho mai visto il "trance". Guardo anche i film piccanti, è vero, quelli che affitto le videocassette perché lì ne fanno di tutti i colori, ma un povero Cristo come me che tutte le donne mi danno dei tagli cosa deve fare, eh? E' molto meglio che mi soddisfo da solo con una bella videocassetta piccante che invece me ne vado in giro a violentare le signorine per bene, come dicono alla televisione. Ogni tanto, a sentire in televisione che c'è così tanta gente che stupra mi viene la tentazione di farlo anch'io, ma ho paura che non ci riesco a stuprare bene, che sul più bello poi viene fuori quello intelligente che c'è dentro di me che poi mi dice: "Ou! Cosa fai?! Che finiamo tutt'e due in prigione!"
Non ho molti amici, anzi, io non ne ho proprio. Tutti gli amici che avrei invece ce l'ha quell'altro là che è intelligente dentro di me ma che ora se ne sta zitto. Ecco i vantaggi della intelligenza. Ti fanno portare via gli amici al te stesso più semplice che c'hai di dentro (anche se adesso io sono di fuori e di dentro c'è lui). Io non c'avrò amici, ma con la televisione è come se invece ne sono pieno, di amici. Li conosco tutti, dal vecchio Pippo Baudo alla bella e simpatica Ambra, e mi sembra di conoscerli così bene che se li incontro per strada sono quasi convinto che mi conoscono anche loro. Ad alcuni gli sputerei, come a quel Sgarbi che gli sputerebbero tutti quelli che la pensano come me. L'altro me stesso è invece di quelli che si fanno fregare dalla sua parlantina e lo stanno ancora a sentire. Fantozzi poi è come uno zio per me. Io l'ho incontrato una volta, che per prenderlo in giro lo chiamavano tutti signor Villaggio e lui si comportava come se anche lui come me c'ha dentro di sé uno più intelligente che ogni tanto gli prende la mano e anche il corpo. Io allora a Fantozzi gli ho stretto la mano, e dopo un po' lui mi ha detto "ciao roberto". Visto che allora non sono solo io a conoscerle quelle persone famose, che mi sembrano come miei amici, ma anche loro conoscono me?
Una volta che la Televisione era rotta sono stato male anch'io. Per molti giorni ho rinunciato alla mia quota di corpo e ho lasciato il comando a quell'altro intelligente che c'ho dentro. A lui gli piace quando non c'è la televisione. Avete capito che razza di persona è? Non si vergogna neanche? Secondo me la gente guarda troppo poco la televisione. E' dimostrato che chi la guarda di più vive meglio perché c'ha meno preoccupazioni. Io ti suggerisco, caro Maurizio Costanzo Show, che tu apra una campagna per rendere obbligatoria la televisione nelle scuole. Se i bambini potessero guardare la televisione anche nelle scuole, e io sono sicuro che in futuro lo faranno perché la civiltà per fortuna avanza, crescerebbero molto meglio, diventando da adulti proprio tutti come me ma senza la sfortuna di quello intelligente dentro che ti rompe le scatole, che senza di lui dentro che ti scoccia sempre si potrebbe essere così contenti...
Roberto Quaglia
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